Egregio direttore, nel ringraziarla per l’ospitalità, cogliamo l’occasione per augurare a don Gianbattista di ristabilirsi presto e di ritornare come pastore in paese. Le scriviamo questa lettera per l’impossibilità di ottenere delle risposte certe dagli operatori pastorali attualmente presenti in parrocchia sul futuro della nostra Comunità.
Ci sembra chiaro che in Diocesi non hanno ben presente che Ballabio non è più uno sperduto paesino di montagna, ma una cittadina con più di 4.200 abitanti. Ma la cosa più di rilievo, che in Diocesi non vogliono vedere, è la presenza di più di 300 bambini dell’asilo e delle elementari, da sommare ai più di 200 delle medie e altrettanti delle superiori. Una rara fucina di credenti per un sacerdote giovane che volesse mettersi in gioco e lavorare!
Eppure si è inviato da noi un parroco anziano, già ammalato, che in due anni ha fatto molto ma, come era immaginabile, si è aggravato anche perché costretto a reggere da solo due parrocchie distanti con tante messe da dire, impegni da fare, ricorrenze e processioni da organizzare.
Da ringraziare chi si da fare per la Pastorale Giovanile, per l’oratorio, per i chierichetti e tutti, ma la figura di un sacerdote giovane in uno dei paesi più giovani della provincia di Lecco è più che mai necessaria: parroco, o a fianco di don Milani!
Domani sera ci sarà un Consiglio Pastorale straordinario con il vicario dell’Arcivescovo, speriamo che i consiglieri non si facciano ammagliare da monsignor Rolla – bravo a far passare di tutto – e chiedano a gran voce un prete giovane per le centinaia di giovani che ci sono e che poche altre realtà del territorio possono vantare.
E’, a nostro parere, l’unica risposta che monsignore dovrebbe dare ai fedeli perché stiamo dando l’impressione di una comunità allo sbando, con messe abolite e sacerdoti variabili e tanta confusione!
Distinti saluti
Un gruppo di fedeli ballabiesi