BALLABIO – Un uomo, Pino Pedrazzoli, oggi ha perso la vita passeggiando e chiacchierando su un marciapiede a lato della Strada Provinciale della Valsassina. Un tratto quello della Sp62 ballabiese che immette alla rotatoria della nuova Lecco-Ballabio più volte indicato come a rischio, e l’episodio odierno ha tragicamente confermato i pronostici. Basta una foto per evidenziare tutta la problematica di quella via, percorsa quotidianamente da migliaia di veicoli.
Posiamo lo sguardo in alto, la segnaletica verticale è ben visibile e indica l’obbligo di transitare con velocità inferiore ai 50 km/h, oltre che vietare il sorpasso. Due preoccupazioni raramente rispettate dagli automobilisti, nonostante sia noto che sull’altro lato della strada si trovi un parco giochi e la palazzina comunale adibita a mercato agricolo domenicale e frequentata anche per altri incontri pubblici. Non a caso vi sono anche le strisce pedonali ad unire i due marciapiedi.
Osservando invece il livello della strada l’immagine scattata dai nostri inviati questa mattina rafforza ancora di più le dichiarazioni raccolte in paese. Quel marciapiede è come se non esistesse. Infatti non c’è nulla che protegga i pedoni dalle auto se non una striscia di vernice bianca e una parallela linea di margine tra un’identica tonalità di asfalto. A scanso di equivoci lo dimostra chiaramente l’uomo in camicia a cavallo dell’inesistente gradino.
L’auto che questa mattina a investito il 67enne ballabiese – il punto fotografato è a qualche metro da quello dell’impatto, come dimostrano i reperti – non ha quindi trovato alcun ostacolo e ha colpito i due passanti con la stessa forza di uno scontro in mezzo alla carreggiata. Peggio ancora: il cordolo è del tutto assente per metri e metri, fino all’incrocio con via Roccolo (quella della palestra ballabiese): se la Citroen come pare si è “immessa” sul marciapiede proprio all’angolo, provenendo dalla Valsassina, un bordo di cemento avrebbe forse potuto farla “rimbalzare” e non necessariamente l’auto avrebbe investito il povero Pino Pedrazzoli e l’amico con cui stava parlando.
SOPRA/L’altezza del “marciapiede”: meno di un mozzicone di sigaretta