BALLABIO – Giuseppe Orlandi, il Calumer, nel Soccorso Alpino è il custode della Grignetta. Con Gian Attilio Beltrami ovviamente c’è stata molta strada percorsa insieme, “tanti interventi ed esercitazioni”. Seppur in posizioni diverse: “Lui era il vertice, noi siamo semplici volontari”. A volte diversi anche sulla filosofia dell’utilizzo dell’elicottero che Calumer ha sempre auspicato essere restrittiva al massimo. Ma negli interventi diventavano un corpo unico: “Ognuno mette la propria esperienza al servizio dell’altro e si va con responsabilità”. Insomma, rispetto reciproco e coordinamento.
Poi il ‘principe della Grignetta’ si sofferma sulla dinamica della caduta di Gianni Beltrami. Proprio a partire dalla quotidiana osservazione della Grigna meridionale aggiunge: “È un periodo delicato per la montagna: queste alte temperature provocano la perdita di consistenza di neve e ghiaccio, che si staccano facilmente”.
Un meteo che sconvolge la montagna e la fa imbizzarrire come un cavallo spaventato di difficile doma. “Quello che è successo può capitare a qualsiasi guida, soccorritore ed esperto alpinista” osserva il Calumer.
Quanto a Beltrami, Orlandi riflette che difficilmente si potrà trovare un delegato come lui, perché “Ci vogliono coerenza, cultura generale e specifica della montagna; capacità di gestire uomini e situazioni; enorme volontà e moltissimo, davvero molto tempo”.