La lettura dei dati di raccolta delle scommesse deve essere fatta in maniera approfondita, valutando correttamente l’impatto dei vari operatori sul mercato italiano, in modo tale da poter scoprire delle realtà che magari sfuggono ad una prima valutazione.
La raccolta di gioco online vale a marzo quasi quanto la raccolta offline, e in questi dati l’apporto di bet365 è quasi un terzo del totale online e oltre il triplo di quella di William Hill, il secondo in classifica, e dato interessante bet365 con la sola raccolta online riesce a ricevere più giocate di come GTech, SNAI, Sisal ed Eurobet, pur sommando i loro risultati del circuito online con i punti fisici.
È importante notare che rispetto ad anni fa l’offerta di gioco è cambiata, ciò è avvenuto con l’introduzione del palinsesto complementare, che ha permesso anche lo sviluppo dell’offerta live. Le scommesse live che hanno ormai un payout assestato pari anche al 96% riduce i margini 3-4 volte inferiori rispetto a quelli delle scommesse pre match. La raccolta di bet365, in particolare, è costituita per l’80% da scommesse live in quanto la compagnia inglese offre un prodotto senza uguali sul mercato avvalendosi anche della collaborazione di siti specializzati nei pronostici e schedine in cui si trovano sempre le schedine del giorno dove in apposite sezioni troverete tutte le schedine vincenti anche tra le schedine serie A.
Le quote di mercato sono molto diverse se espresse in termini di redditività sull’utile del bookmakers in quanto il primo trimestre 2017 è inferiore di gran lunga al 10%. Prendendo il mese di marzo che ha registrato margini alti perché i risultati sui campi sportivi sono stati favorevoli agli operatori dunque il margine del betting online è pari a 12,5% e quello del betting offline è del 25%, cioè il doppio in quanto i giocatori di agenzia visitano meno i siti dei pronostici calcio e che forniscono schedine pronte del giorno. In termini quote di mercato pari alla raccolta bet365 ha una percentuale del 32% del segmento online e del 15% del mercato totale del betting. Ma in termini di margine le cose cambiano. I concessionari fisici possono essere indotti ad esempio a fare concorrenza a bet365 sui dati per la raccolta ma sarebbe un suicidio perché bet365 offre un diverso prodotto con una diversa accettazione del rischio e soprattutto con numeri di raccolta molto più ampi dove può ammortizzare il rischio. Nel betting è indispensabile usare anche i dati della raccolta perché su brevi periodi i margini sono influenzati da circostanze non prevedibili che possono favorire i bookmaker o viceversa gli scommettitori. Si possono ottenere gli obiettivi che si misurano ad inizio stagione preventivando i propri target per le scommesse sportive. L’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato AAMS.it rende così disponibili ai concessionari sia i dati della raccolta sia i dati del margine in modo tale da poter confrontare i numeri e adottare la migliore strategia per offrire la migliore offerta di gioco ai clienti.