BALLABIO – La storia ha degli aspetti per certi versi incredibili. Eppure è successa, a Ballabio. Ce la racconta, tutta d’un fiato, il protagonista della vicenda – ma sarebbe da dire “la vittima” -, un ballabiese che risiede in via D’Antona e circa quattro mesi fa aveva subito un furto in casa. Una brutta botta perché i ladri (molto attivi all’epoca, con colpi spericolati messi a segno sempre alla stessa ora, nel tardo pomeriggio) gli avevano portato via un Mac Book Air, computer di discreto valore e con molti documenti importanti al suo interno.
“Il messaggio che voglio far passare attraverso il giornale – puntualizza fin da subito il nostro lettore – è che si tratta di un furto strano, che mi fa pensare a ladri provenienti proprio da Ballabio. Perché il mio computer è stato trovato a pochi passi da casa, ben nascosto dentro una siepe e coperto al meglio, come se fosse stato tenuto lì per poi essere recuperato nel momento più opportuno. Era stato messo in un involucro sottovuoto, in più il tutto era contenuto in una busta dell’A&O, supermercato situato in paese. La mia sensazione è che dopo averlo rubato, i ladri lo abbiano come ‘preparato’ in vista del momento buono per riprenderlo e magari rivenderlo a una buona cifra”.
Il colpo in questione era avvenuto il 12 dicembre dello scorso anno [vedi nostro articolo di allora] in un pomeriggio di super lavoro per la banda criminale che ha imperversato a Ballabio per settimane. Qualche giorno fa, dunque circa quattro mesi dopo, delle ragazzine mentre giocavano nella vicinissima via Gramsci hanno fatto la scoperta di questo “sacco” con sorpresa. Bravi poi i genitori a procurarsi un caricabatterie utile ad accendere il computer ritrovato per caso, scoprendo così le generalità del proprietario – un vicino di casa appunto – e restituendogli il maltolto.