BALLABIO, UN COMUNE A MEZZO SERVIZIO. ANCHE L’UFFICIO TECNICO CONTINUA IN “PART-TIME”

BALLABIO – Aveva suscitato scalpore e molti interrogativi la svolta successiva al pensionamento dello “storico” capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ballabio, Renato Molli, quando cioè era emerso che al posto di un ufficio propriamente detto il grosso municipio (oltre quattromila abitanti) si sarebbe ritrovato con un servizio… a metà. Anzi anche meno. Poche ore settimanali di un tecnico – l’ingegner Luca Ronzani – che già conosce il territorio avendo fatto pratica proprio nella rosea villa comunale per poi passare a Palazzo Bovara di Lecco, ma che materialmente può offire una disponibilità inferiore a quel che merita un centro importante come il nostro.

Scaduto il primo contratto di collaborazione eccone un secondo, ancora provvisorio e “in prestito” (appena 12 ore settimanali, a fronte di un  impegno di spesa di duemila euro per il periodo 7.3.2017-30.04.2017). ballabio-vigili-222E se da un lato si conferma una certa linea all’insegna del “feeling” tra amministrazioni di colore del tutto opposto tra quella della leghista Consonni e la guida renziana di Lecco firmata Virginio Brivio – già sperimentata con un altro mini-prestito, quello di una vigilessa che sale dal capoluogo per otto ore settimanali a Ballabio -, dall’altro appare chiaro che tutto questo non basta. Poco Ufficio Tecnico, poca Polizia Locale: il nostro paese ha un Comune “a mezzo servizio”. Anzi meno. L’UTC sotto organico, i vigili che da tabelle dovrebbero essere 4 (uno ogni mille abitanti) ma sono… 2,22: tra crisi e insulsi patti di cosiddetta “stabilità” Ballabio ha poco ma merita ben di più.