MILANO – Chieste 56 condanne per un totale di 145 anni di carcere e una sola assoluzione nel processo sui presunti rimborsi illeciti che hanno coinvolto diversi consiglieri regionali lombardi. Truffa e peculato le accuse. La pena più pesante – sei anni – è quella chiesta per l’ex capogruppo del Carroccio, il lecchese (basato a Pasturo) Stefano Galli che avrebbe pagato con soldi pubblici il matrimonio della figlia Laura Verdiana e fatto ottenere un contratto di consulenza al genero Corrado Paroli. Operaio imbottigliatore di acqua minerale, Paroli ricevette 196mila euro lordi per 19 mesi di collaborazione col Pirellone; per lui chiesti tre anni.
Nel lungo elenco del pubblico ministero Paolo Filippini anche Renzo Bossi (chiesti per lui due anni e 10 mesi), Nicole Minetti (2 anni e 2 mesi) e l’ex presidente del consiglio regionale Davide Boni (4 anni). L’unica richiesta di assoluzione è per l’ex assessore Massimo Ponzoni.
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