Gentile Direttore buongiorno. Ci risiamo! Oggi ho ricevuto la bolletta elettrica, scaduta il 27 febbraio u.s.. Vedo che la situazione non è cambiata, nonostante le lamentele pubblicamente espresse un paio di mesi fa sulla Vostra testata da molte persone. Ritengo che non vi sia stato nessun intervento della nostra Signora Sindaco sulle Poste di Lecco; altrimenti sarebbe stato reso pubblico, come sua consuetudine.
Mi hanno anche colpito le dichiarazioni del sindacalista di Poste che avete pubblicato tempo fa: imputava i ritardi (tra l’altro) all’aumento del lavoro causato da Amazon. Vorrei ricordare che esiste un contratto Stato-Poste (regolato dalla Legge 190 del 23 dicembre 2014) nel quale sono fissati obiettivi medi per il recapito, da effettuare entro il quarto giorno lavorativo successivo a quello di inoltro nella rete pubblica postale.
Se Poste non è in grado di gestire una maggior mole di lavoro non è un problema dei cittadini; significa solo che o vi è incapacità gestionale, oppure che gli interessi prevalenti sono altri (gestione del risparmio, telefonia, maquillage per la cessione di azioni ecc. ecc.).
Personalmente chiedo nuovamente un intervento deciso e concreto alla Signora Sindaco. Ritengo che il ritardo nella consegna della corrispondenza sia un fatto grave, foriero di problematiche pesanti a carico dei suoi amministrati.
Grazie per l’attenzione.