QUARANTADUE MADRI CANOSSIANE AL CASTELLO
PER UN INCONTRO FORMATIVO

BALLABIO – Ben 42 Madri Superiori Canossiane si sono ritrovate, provenienti dalle provincie di Milano e Brescia, al Castello di Ballabio da venerdì a domenica per un incontro formativo ad alto livello. A fare gli onori di casa la nuova superiora delle Figlie della Carità Canossiane, madre Mariangela Moioli che ha accolto le consorelle nella rinnovata struttura presente a Ballabio da altre 50 anni. Le canossiane sono da sempre molto impegnate in parrocchia nella catechesi e nell’educazione dei bambini e ragazzi.

Il corso di aggiornamento è stato tenuto dalla Madre provinciale Luisa Martin attraverso momenti di preghiera, riflessione e convivialità. Era presente anche madre Anna Maria Giussani l’indimenticata superiora ancora molto amata in paese per la sua attività educativa in particolare a favore dei chierichetti – madre che molti hanno incontrato in forma privata.

Il parroco don Giambattista Milani ha celebrato la messa nella Cappella del Castello sabato mattina e tutte le madri si sono recate domenica mattina nella chiesa della Beata Vergine Assunta per la funzione domenicale.

La storia: Maddalena nasce dalla famiglia dei Marchesi Canossa a Verona il 1° marzo 1774. Vive da protagonista in un’epoca di profondi e radicali cambiamenti culturali oltre che politici e sociali. Sensibile ai bisogni dei poveri della città e guidata da una profonda ricerca religiosa, trova con fatica, tramite molte esperienze e tentativi, il suo carisma nella Chiesa: sceglierà di vivere con radicalità evangelica per Dio solo non secondo la forma monastica, ma nella dedizione e servizio dei poveri, fornendo strumenti culturali per promuoverne l’autonomia, contribuendo all’opera di evangelizzazione della Chiesa e prendendosi cura delle situazioni di fragilità e abbandono.

Lascia definitivamente il palazzo Canossa ed inizia la sua opera con alcune compagne, raccogliendo ed educando le bambine del quartiere degradato di S. Zeno, l’8 maggio 1808. Successivamente, l’Istituto delle Figlie della Carità si estende a Venezia, Milano, Bergamo, Trento, mentre Maddalena moltiplica i contatti con le autorità religiose e civili per sostenere proprie ed altrui iniziative caritative. Il 23 maggio 1831, con l’aiuto di un sacerdote veneziano e di due laici bergamaschi, dà inizio alla congregazione dei Figli della Carità.
Coinvolge nel suo ampio piano apostolico innumerevoli laici, rendendoli corresponsabili nel promuovere carità.

Muore a Verona il 10 aprile 1835. Viene proclamata beata da Pio XI l’8 dicembre 1941 e canonizzata da Giovanni Paolo II il 2 ottobre 1988.