Gentile Direttore buonasera.
A conferma di quanto scritto su Ballabio News in relazione al ritardo nella consegna della posta, Le indico un caso eclatante. L’ASL di Lecco ha inviato in data 16 novembre una comunicazione a tutti i pazienti della Dottoressa Sferco (andata in pensione, che saluto) nella quale veniva indicata la necessità di recarsi alla ASL di Introbio dall’1 dicembre per la scelta del nuovo medico. Ai pazienti di Lecco e Calolziocorte la lettera è pervenuta dopo pochi giorni dall’invio; in Valle è stata consegnata con enorme ritardo. A me è pervenuta il 15 dicembre!!! Il fatto è grave perché dall’1 al 15 dicembre io risultavo senza medico di base (e come me tantissimi altri pazienti).
Mi è anche capitato di ricevere bollette dell’ENEL dopo che i termini di pagamento erano scaduti.
Va ricordato che esiste un contratto Poste-Stato che prevede: Legge 190 del 23 dicembre 2014 – art.278 f-ter) “invio di corrispondenza ordinaria”: servizio base di corrispondenza non massiva verso qualsiasi località del territorio nazionale ed estero per il quale sono fissati obiettivi medi per il recapito da effettuare entro il quarto giorno lavorativo successivo a quello di inoltro nella rete pubblica postale;».
Aggiungo che la Commissione Europea ha altresì bocciato il tentativo di Poste Italiane di consegnare la corrispondenza a giorni alterni (minacciando l’apertura di una procedura di infrazione), ribadendo che la consegna ogni giorno lavorativo (salvo circostanze o situazioni geografiche eccezionali) è un obbligo, come previsto dalla direttiva europea sui servizi postali del 2008.
In Valle invece stiamo arrivando alla consegna a mesi alterni!!!!
Ritengo sia ora che si muovano, seriamente e con determinazione, i Sindaci dei Comuni della Valle nei quali il problema è presente. Se poi fosse solo Ballabio il Comune penalizzato, ebbene Signora Sindaco a Lei l’obbligo di tutelare i suoi amministrati con la determinazione che in altre situazioni ha dimostrato di possedere.
Grazie per l’attenzione.
[Lettera firmata]