GRIGNE – L’avevamo anticipato con un primo articolo che ha fatto scalpore, oltre un mese fa, e ha iniziato a scatenare reazioni, sfociate in queste ore in una polemica che ha del clamoroso: c’è un problema, grosso, nel mondo dei rifigui alpini – in particolare quelli del CAI Milano.
Ma non solo. Sullo sfondo c’è quello che la famosa scrittrice ed editrice (nonché già rifugista, da anni residente a Ballabio) Mirella Tenderini ha così definito, in modo lucido e lapidario: la “smania capitalistica di trasformare i rifugi in redditizie attività commerciali“.