BALLABIO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci oggi da un gruppo di cittadini di Ballabio attivi per il “No” al referendum costituzionale voluto da Renzi & Boschi. Una missiva che lamenta la lentezza della risposta ricevuta dal municipio ballabiese, che avrebbe impedito ai promotori di organizzare per tempo una serata informativa in paese. La comunicazione dell’accettazione della richiesta da parte del Comune è pervenuta a ridosso della data prevista per la manifestazione e questa dunque è saltata.
A detta di questo comitato, la richiesta al Comune è stata protocollata il 29 ottobre, mentre la risposta è giunta il 15 novembre. Tempi effettivamente “lunghini” per una amministrazione che vanta spesso la propria efficienza. E paradossalmente, la giunta leghista (anche se non ama definirsi tale, comunque guidata da una nota esponente del Carroccio lecchese come Alessandra Consonni) è schierata proprio a favore del NO referendario…
Ecco il testo della lettera:
Gentile direttore
la seguente lettera è stata scritta con lo scopo di fare chiarezza, o meglio chiedere chiarimenti riguardo ad un fatto accaduto nelle scorse settimane che ha coinvolto alcuni membri del Coordinamento Democrazia Costituzionale residenti a Ballabio.
Alcuni cittadini ballabiesi componenti del comitato che promuove le ragioni del fronte del NO al referendum costituzionale del 4 dicembre, che già aveva operato sul territorio di Ballabio con la raccolta delle firme nel mese di maggio, hanno programmato di organizzare un serata di dibattito pubblico sul referendum costituzionale con esposizione delle ragioni del no a Ballabio, proprio come ne sono state organizzate in tutta la Provincia di Lecco.
È stata quindi seguita la prassi delineata nel “Regolamento Comunale per l’uso della Sala Civica”, e il giono 29 ottobre 2016 è stata consegnata in Comune la richiesta della sala per la serata del giorno sabato 19 novembre 2016. Purtroppo il dibattito sabato 19 non si è svolto, in quanto la comunicazione della risposta positiva di accettazione della richiesta da parte del comune è pervenuta nel tardo pomeriggio di martedì 15 novembre e, trattandosi delle ultime settimane prima della votazione, il calendario fitto di impegni non ha concesso spazi ad una risposta non puntuale.
Riteniamo che l’occasione che i cittadini di Ballabio hanno perso non sia di rilevanza trascurabile, in quanto poteva essere spunto per una sana informazione lontano dagli slogan diffamatori, ingannevoli e poco meritevoli che siamo abituati a sentire pronunciare da parte di ogni schieramento. In una campagna referendaria così intensa e burrascosa è giusto che ogni singolo cittadino e ogni singola cittadina come tali si informino a dovere per costruire un pensiero personale che poi si tramuterà in voto, infatti osservando la composizione degli aderenti ai comitati, sia per lo schieramento del SÌ che per quello del NO, si può osservare che anche i sindaci e i componenti delle Amministrazioni Comunali sono partecipi nella diffusione delle proprie riflessioni, anche intervenendo in dibattiti e confronti pubblici.
Avendo perso questa occasione di sensibilizzazione, quali altre occasioni ci saranno per Ballabio di ospitare e promuovere eventi culturali, politici e dibattiti con tema la Riforma Costituzionale? La maggior parte delle Amministrazioni Comunali della provincia ha favorito la realizzazione e ha promosso questo tipo di eventi, ora che l’evento di Ballabio è sfumato, ci sarà un’altra importante occasione per i ballabiesi di confrontarsi con un tema così importante come la Costituzione?
Un gruppo di cittadini ballabiesi per il NO